SALVATORE GIUNTA ARTE
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Salvatore Giunta (Roma, 1943). Terminati gli studi al liceo artistico, con Capogrossi e Turcato, frequenta la Facoltà di Architettura dove ha modo di entrare in contatto con Perugini, Portoghesi e Zevi. Nello stesso periodo approfondisce le sue conoscenze in alcuni settori delle “arti applicate” come metalli e ceramica.

 

L’interesse per le civiltà primordiali e per quelle latino-americane influenza il primo periodo della sua produzione.

Gli anni ’70 e ’80 sono anni di ricerca e indagine nei campi della grafica, della scultura e dell’immagine in movimento. La tendenza all’integrazione di diversi linguaggi espressivi lo porta a dedicarsi alla creazione di libri d’artista. Negli anni nasce un sodalizio con molti poeti contemporanei.

 

Dagli anni ’90 la sua ricerca si focalizza su un crescente interesse verso il segno. La linea, con le sue molteplici valenze, e lo spazio fanno sì che vada disperdendosi definitivamente tutto ciò che “pesa” e lega alla materia. Da questa matura esigenza nasce la scelta dell’estrema leggerezza dei materiali.

 

Svolge, dalla metà degli anni ’60, attività didattica nelle scuole medie e successivamente nei licei artistici. Cura diverse pubblicazioni nel campo della didattica dell’arte.

 

Parallelamente il suo impegno si indirizza nel campo della scenografia, ambito nel quale si dedica anche sul piano didattico con attività laboratoriali realizzate in collaborazione con scuole e teatri romani.

 

Inizia la carriera espositiva nel ’69 al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Dal 2006 è rappresentato dallo Studio Massi di Roma. Nel 2013 gli viene assegnato il Premio Mnemosine. Dal 2023 si trasferisce da Roma a Milano.